Frau mit Schutzkleidung

Safety days: la salute e la sicurezza sul lavoro tra le nostre priorità

Per noi Novembre è il mese della sicurezza, l’obiettivo è quello di rendere il luogo di lavoro un ambiente sempre più sicuro e confortevole per dipendenti e clienti 

Investire nella sicurezza significa innanzitutto dotare i propri stabilimenti di tutte le protezioni possibili, dando massima importanza quindi alla salute dei propri lavoratori. Ma il nostro obiettivo è decisamente più ampio e punta a diffondere la cultura della sicurezza, mettendo in atto misure e azioni positive che permettano ai dipendenti di acquisire comportamenti sani e sicuri in tutte le fasi della propria attività.

Abbiamo sempre avuto una profonda attenzione verso il benessere dei dipendenti e questo ci ha portato ad organizzare una serie di giornate di formazione sulla cultura della sicurezza, che coinvolgano tutti i dipendenti. Per questo motivo, durante queste giornate, denominate “Safety days”, gli stabilimenti produttivi saranno chiusi al pubblico, in modo da poter permettere a tutto il personale di concentrarsi esclusivamente sulle tematiche che verranno insegnate, in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I safety days avranno un’agenda piuttosto serrata, che prevederà un’alternanza tra attività pratiche e momenti formativi, pensati per ampliare la percezione dei dipendenti sui rischi a cui si potrebbero essere esposti e insegnando al contempo come gestire momenti di emergenza. La presenza delle autorità locali, al termine dell’evento, è un importante segnale sulla bontà dell’iniziativa.

Per la nostra azienda la cultura della sicurezza è un valore fondamentale che deve permeare e caratterizzare tutte le attività che quotidianamente si svolgono. Lavorare in sicurezza è una priorità ed è per questo che abbiamo indetto i “Safety days” ovvero delle giornate dedicate alla cultura della sicurezza con un particolare focus sulla formazione, comportamento e addestramento in campo.” Ing. Lorenzo Metullio - Direttore di Produzione, Ricerca e Sviluppo Wienerberger Italia.

Intervista QHSE Country Manager

Dott. Vandini Pietro

Quando e da dove è nata l’idea dei “Safety days”?

L’idea nasce dalla casa madre di Vienna Wienerberger AG, in quanto tra i pilastri della propria organizzazione vige il concetto “Safety first”. Questo non è solo uno slogan fine a sé stesso, con i Safety days vogliamo mandare un messaggio chiaro e preciso: fermare tutti i dipartimenti per dedicarsi pienamente alla giornata della sicurezza, dall’area vendite alle spedizioni alla produzione.

Quanto è importante il concetto di sicurezza sul lavoro per Wienerberger?

Tutti noi passiamo la maggior parte del tempo della nostra vita all’interno degli ambienti di lavoro e, perciò, non possono essere considerati come qualcosa di lontano dalla nostra quotidianità. In quest’ottica diventa fondamentale aver ben chiaro l’obiettivo di rendere ambienti sempre più sicuri, ma non solo, ogni lavoratore deve sentire che quotidianamente si reca in un luogo sicuro in cui vive bene la sua giornata lavorativa. Ciò vuol dire curare il benessere aziendale a 360 gradi, in modo da avvicinare sempre di più la vita lavorativa a quella extralavorativa non concentrandosi solo ed esclusivamente su leggi e norme ma anche sugli aspetti comportamentali e psicologici.

In che cosa differisce dalle attività di formazione comunemente svolte nelle aziende?

La formazione comunemente svolta è un obbligo di legge e si pone come obiettivo quello di formare esattamente i lavoratori in merito alle attività lavorative che andranno a svolgere. Nei Safety days invece si coinvolge tutto il personale non solo relativamente al reparto di competenza, ma in generale l’intera azienda. I dipendenti degli uffici affrontano questioni specifiche relative alla produzione e viceversa. Questo permette di creare in tutti la consapevolezza di cosa si faccia in azienda in modo da condividere problematiche e buone prassi al fine di comprendere a vicenda quali possano essere le difficoltà e le necessità.

Inoltre, si affronteranno temi non solo relativi alla sicurezza sul lavoro ma di più ampio respiro coinvolgendo anche la vita extralavorativa, come ad esempio il primo soccorso pediatrico, l’utilizzo dei defibrillatori o la gestione delle emergenze ambientali assieme alla protezione civile.

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