I laterizi wienerberger sono conformi alle richieste del Ministero dell’Ambiente.
I laterizi wienerberger sono conformi alle richieste del Ministero dell’Ambiente.
L’obiettivo dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) è quello di incentivare la produzione di prodotti/servizi a ridotto impatto grazie all’inclusione di criteri ambientali nel processo di acquisto delle pubbliche amministrazioni.
La loro applicazione sistematica ed omogenea vuole portare ad una diffusione di tecnologie ambientali e di prodotti attenti alla sostenibilità, producendo un effetto leva sul mercato e inducendo tutti gli attori coinvolti nel processo edilizio ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata in primo luogo dall’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, dall’art. 34, recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale”, contenuto nel D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017). Viene così reso obbligatorio da parte delle stazioni appaltanti, nell’acquisto di beni, lavori e servizi che rientrino nelle categorie definite dal “Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione" (PAN GPP), l’inserimento all’interno dei bandi delle specifiche tecniche e delle clausole individuate dai CAM, a prescindere dal valore dell’importo.
Indicati poi espressamente nel Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), con particolare riferimento all’Art. 57, comma 2, dove per i CAM viene prevista una natura trasversale rispetto ad ogni tipologia di appalto, stabilendo che siano integrati anche nella documentazione progettuale e di gara degli stessi.
La volontà del normatore è quindi quella di spingere su una svolta green nel mercato dell’edilizia, con l’obiettivo di individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo tutto il ciclo di vita dell’opera pubblica.
Per i componenti edilizi, le quote di materiali da riciclare, la gestione del cantiere e i criteri da seguire nelle demolizioni e negli scavi, si dovranno seguire le specifiche tecniche illustrate dal Ministero.
Per quanto riguarda il laterizio, nel paragrafo 2.5.5 dell’allegato al Decreto CAM Edilizia (D.M. 23-6-2022 n. 256, GURI n. 183 del 6-8-2022), il criterio impone che “I laterizi usati per muratura e solai devono avere un contenuto di materie riciclate, ovvero recuperate, ovvero di sottoprodotti (sul secco) di almeno il 15% sul peso del prodotto. Qualora i laterizi contengano solo materia riciclata, ovvero recuperata, la percentuale è di almeno il 10% sul peso del prodotto”.
Tra gli strumenti di verifica, ai sensi del paragrafo 2.2.1 “Relazione CAM”, si autorizza l'uso di “una certificazione di prodotto, basata sulla tracciabilità dei materiali e sul bilancio di massa […]” - che dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato.
In questa definizione rientra la certificazione CP DOC 262*, così denominata in riferimento al relativo Regolamento di proprietà di ICMQ. Tale schema definisce i criteri per la verifica del contenuto di riciclato/recuperato/sottoprodotto dei materiali da costruzione, basandosi su un’attenta analisi dei processi produttivi aziendali. La certificazione è inoltre soggetta a verifiche periodiche di mantenimento per garantire nel tempo la costanza delle prestazioni dichiarate.
Con questa certificazione, possiamo garantire la conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) dei nostri prodotti, permettendo quindi agli operatori del processo edile di utilizzarli sia in cantieri di ambito pubblico che privato, oltre ad essere pienamente compatibili con i principali protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici (e.g. LEED, ITACA, ecc.)
L’ottenimento della certificazione si inserisce in un percorso più ampio di responsabilità ambientale, rappresentando uno strumento concreto per dimostrare l’impegno dell’azienda verso i principi dell’economia circolare e della sostenibilità.
Per fornire una valutazione e una verifica completa sugli impatti delle nostre soluzioni in laterizio abbiamo deciso di effettuare l’analisi LCA (Life Cycle Assessment) sui nostri processi con conseguente emissione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD)**.
Questa Etichetta Ambientale di tipo III, è una certificazione volontaria che contiene le informazioni relative alla prestazione ambientale dell’intero ciclo di vita dei nostri laterizi. Definita dalla UNI EN ISO 14025, fornisce dati oggettivi e comparabili sull'impatto ambientale del prodotto a 360°, per la massima trasparenza.
*Numero di certificato ICMQ: P01106 e P01107 (Ril. 27/08/2025 - Scad. 27/08/2028), P01040 e P01041 (Ril. 12/06/2025 – Scad. 12/06/2028).
**Dichiarazione di pratica in corso per la Verifica EPD, ICMQ il 14/05/2025.
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